Il Superbonus è il modo in cui il Paese cerca di dare una spinta all’economia in questo periodo di crisi, indirizzandolo verso una maggiore sicurezza e sostenibilità energetica.
Secondo RaiNews, l’Italia si trova di fronte alla peggiore crisi economica dal dopoguerra, con il PIL del paese ai minimi storici: l’epidemia di COVID non sembra intenzionata a fermarsi e secondo i prospetti diffusi dall’OCse a Parigi scenderà fino a raggiungere il -10,5 %.
Nonostante ciò, però, molti stanno cercando di resistere, trovando strade alternative o nuove soluzioni. In questa condizione di difficoltà, anche il Governo sta provando a fare qualcosa e, nonostante molte scelte fatte siano discutibili, almeno una si è dimostrata quantomeno valida.
Stiamo parlando del Superbonus al 110%, evoluzione finale delle manovre previste dal Decreto Rilancio. Esso si pone lo scopo di favorire l’economia e allo stesso tempo migliorare il Paese dal punto di vista energetico.
Si pone anche l’attenzione sul piano sismico, permettendo ai soggetti interessati di godere di detrazioni in caso di passaggio della propria abitazione ad una classe di rischio inferiore.
Incentivi per l’economia
Varato questo Luglio, l’Ecobonus è stato il primo sgravo fiscale concepito nell’ottica di rilanciare l’Italia. Per la precisione esso prevede “incremento al 110% dell’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici”. Improntato sul voler far migliorare l’efficienza energetica della nazione, è stato accolto subito bene dai cittadini.
Vista la buona risposta generale e valutato l’impatto nell’ottica della ripresa, il Governo ha deciso di continuare sulla strada degli incentivi come strumento contro la crisi.
In seguito al secondo lockdown, seppur limitato ad alcune Regioni, si è pensato di potenziare anche altre forme di finanziamento e unirle tutte sotto un’unica denominazione.
È nato così il Superbonus al 100%, che ha raccolto dentro di sé Ecobonus e Sismabonus. Queste soluzioni sfortunatamente non contemplano le imprese ma solo le abitazioni, facendo così sfumare un’occasione perfetta di aiutare anche le aziende dal punto di vista del miglioramento delle strutture a livello energetico e sismico.
Si tratta comunque di una manovra imponente, che potrebbe davvero influenzare positivamente l’andamento economico italiano. I risultati più evidenti saranno quelli sul breve periodo:il Sole24ore prevede infatti che gli incentivi possano generare una spesa di oltre 9,6 miliardi di euro, con un conseguente aumento dell’occupazione e del Pil. Nel medio e lungo periodo, invece, ciò comporterà una contrazione dei costi gestionali dell’edificio e aumenterà inoltre il valore degli immobili.
Dubbi e certezze
Ci sono però diversi dubbi e domande che ruotano attorno al Superbonus. Dato che la manovra è stata redatta in più riprese, molte questioni rimangono ad oggi poco chiare a chi cerca di usufruirne. Tra intoppi burocratici e condizioni stringenti molti cittadini rinunciano subito, sprecando così l’opportunità concessagli.
L’ordine dei Dottori Commercialisti ha richiesto quindi al Governo di stendere un testo unico che racchiuda tutta la normativa e faccia chiarezza per tutti. A questa si è aggiunta successivamente una petizione per prolungare la scadenza del bonus fino almeno al 2024, così da non limitare le potenzialità della misura.
Alcune delle ultime aggiunte al provvedimento, tra cui lo sconto in fattura e la flessibilità nella cessione del credito, hanno invece preso una strada diversa puntando alla semplificazione. Nel frattempo, in attesa che venga stilato il documento ufficiale, è stato creato il sito ecosismabonus.it che espone in maniera molto più chiara i contenuti della normativa.