Tutti, inconsciamente o meno, hanno una routine a cui si attengono fedelmente. Questo tipo di comportamento però rischia di ostacolare il pensiero creativo se portato all’eccesso.
Tutti cerchiamo, chi più chi meno, un certo grado di stabilità nella nostra vita di tutti i giorni. Nel tentativo di trovare un equilibrio cominciamo a ripetere dei gesti che ci sembrano adatti al nostro stile di vita: è così che si crea una routine. Questa serie di azioni programmate nel nostro inconscio serve a non far affaticare la nostra mente a concentrarsi su ogni piccolo dettaglio. In questo stato di rilassamento mentale però si nasconde un grave pericolo: la possibilità di chiudersi in degli schemi di pensiero senza nemmeno accorgersene. Cosa sono però questi schemi e perché sono così dannosi?
Il pericolo degli schemi di pensiero
La mente umana è, per sua stessa natura, portata a creare degli schemi: è da qui che nasce la nostra capacità logica. Ad una data azione corrisponde una reazione e, di conseguenza, deduciamo l’esito della situazione e come agire. Nel caso di una routine tutte queste operazione avvengono a livello inconscio, senza il benché minimo bisogno di riflettere. Ad una data ora ceniamo, in un dato giorno usciamo la sera e così via discorrendo in un eterno ciclo che si ripete. Questo stile di vita monotono, sebbene possa essere comodo per alcuni aspetti, porta inevitabilmente con sé una mancanza di stimoli intellettuali.
Di fronte al continuo susseguirsi di situazioni sempre uguali il cervello dà sempre meno importanza a quello che effettivamente succede e comincia da agire in maniera meccanica. Per fare un esempio pratico pensate ad un riflesso condizionato: sotto effetto di uno stimolo specifico il soggetto A eseguirà sempre l’azione B, indipendentemente dal contesto. Gli schemi mentali funzionano in maniera simile: in una situazione già vissuta reagiamo in maniera predeterminata senza davvero renderci conto delle nostre azioni.
Qui sta il rischio: nel non riflettere realmente sulle proprie scelte. In quello che potremmo definire come una specie di blocco mentale l’individuo non riesce a vedere o pensare al di fuori dei suoi schemi. Una persona che si trovasse di fronte ad una scelta difficile prenderebbe quell’unica decisione suggerita dal suo modello comportamentale senza nemmeno valutare se si tratta davvero della soluzione migliore. Una simile condotta può provocare seri problemi in molti ambiti, ma nel caso di un imprenditore potrebbe significare il fallimento della propria azienda.
Contrastare la routine
Stabiliti cause e rischi è arrivato il momento di porsi la domanda successiva: come si può evitare tutto questo? La risposta, per quanto possa sembrare banale, è semplicemente quella di non cadere nella trappola della routine insensata. Questo non vuol certo dire non avere regole od orari: senza un minimo di programmazione la vita sarebbe un completo caos. Quello di cui parlo è applicare delle costanti variazioni ai nostri comportamenti quotidiani, in modo che il cervello riceva sempre quegli stimoli minimi necessari a non farlo cadere nel torpore.
Ci sono molti accorgimenti possibili, tutti applicabili a seconda dello stile di vita dell’interessato. Se ad esempio durante la colazione si è abituati a leggere sempre lo stesso giornale un buon modo di diversificare le cose è alternare ogni giorno una diversa testata o, in alternativa, leggere qualche pagina di un libro. Modificare la stessa colazione, mangiando cose diverse dal solito, può essere un buon modo per smuovere le cellule cerebrali. In fin dei conti si tratta solamente di non adagiarsi nella blanda e interminabile ripetizione delle giornate. Mantenendo sempre la mente attiva e attenta si potranno risolvere problemi che non saremmo mai stati in grado di superare se fossimo stati ancorati a degli schemi.