Il talento presente in ogni persona, se analizzato e valorizzato in ottica business, può portare a grandi successi
Quando si parla di affari una parola che balza spesso in primo piano è “talento“. Con questo concetto, spesso abusato, vengono indicati una miriade di aspetti diversi del mondo del lavoro. Molti addirittura si rifugiano dietro questa espressione, additandone la mancanza per il proprio insuccesso. Non è affatto così: un talento non indica che uno avrà successo o meno, indica solo qualcosa che potrebbe aiutarlo. Di preciso però cos’è il talento?
Cos’è il talento
Il talento è, secondo la definizione, “Ingegno, predisposizione, capacità e doti intellettuali rilevanti in particolari attività“. Una descrizione calzante, senza dubbio, ma che manca di una parte fondamentale: ogni talento deve essere coltivato. Non si basta semplicemente avere una capacità, bisogna allenarla e imparare ad usarla al meglio. Riuscire infatti ad incanalare le proprie predisposizioni in un’idea nuova può aprire le porte per un successo senza precedenti.
Basti pensare a quello che sono diventati oggi gli influencer e i content creator. Fino a venti anni fa un talento di questo genere non sarebbe nemmeno stato preso in considerazione in ottica business, mentre adesso sono delle figure prominenti dell’industria web. Queste persone sono state in grado di capire il proprio momento storico e di mettere a frutto le loro abilità.
Non tutti gli individui partono con lo stesso bagaglio di competenze o doti, ma tutti hanno sicuramente almeno un talento. Per sua stessa natura l’uomo tende sempre a specializzarsi in un determinato campo a seconda delle sua predisposizione. Alcune volte però certe capacità, per caso o per scelte sbagliate, rimangono sconosciute perfino al loro possessore.
Individuare e coltivare talenti
Per questo un buon imprenditore deve riuscire a individuare il proprio talento e quello dei suoi dipendenti. Confinare un individuo in uno specifico ruolo senza dargli la possibilità di sfruttare le sue doti innate significa sprecare quei doni. A volte questo processo può risultare facile, come nel caso in cui anche il soggetto conosca a pieno le sue abilità. In altre situazioni invece è richiesto un grande spirito di osservazione, in modo da notare quello che è rimasto celato al resto del mondo. In questi casi è necessario trasformarsi in una guida, così da tracciare un percorso che valorizzi questa scoperta.
Non si tratta di un compito facile: bisogna infatti essere estremamente capaci per riuscire a dare forma ad un talento inespresso. Il lavoro necessario per sviluppare questo tipo di capacità latente è sicuramente molto maggiore rispetto a quello richiesto per sviluppare qualsiasi competenza. Il risultato di questo sforzo però è di gran lunga migliore: il pieno controllo di una dote innata. A quel punto, per arrivare al successo, serve solo scegliere la strada più adatta.